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Il 18 agosto 2014 ricorre il 40° anniversario della scomparsa dell'arciprete Mons. Augusto Contiero; ripercorriamo alcuni aspetti del suo servizio pastorale a Conselve.
Monsignor Augusto Contiero aveva molta considerazione per il catechismo, tanto da istituire, nel 1949 la "festa del mattone", per racimolare i mattoni che sarebbero serviti alla costruzione dei locali della Scuola di Dottrina cristiana, presso il Patronato, che completò successivamente, nel 1953, realizzando il secondo lotto. Giusto l'anno successivo, nel 1954, dopo il Congresso indetto per celebrare il dogma dell'Immacolata Concezione, inaugurò la Chiesa del Beolo, sorta come segno di riconoscimento alla Vergine per avere salvato i Conselvani dai dolorosi eventi bellici. Organizzò una grande processione nella quale tutta Conselve accompagnò l'effige della Madonna, trainata su di un carro, fino al Beolo. Successivamente, a ricordo dell'evento, in Piazza Garibaldi a Conselve venne eretta una colonna con sovrastante la statua della Madonna, in seguito, nel 1965, trasferita davanti all'ex-villa Schiesari, attuale Municipio di Piazza XX Settembre.A Monsignor Contiero, - dopo lo stacco di parte dell'affresco centrale del soffitto della chiesa, avvenuto la notte tra il 2 e il 3 gennaio 1955, - si deve il completo rifacimento del tetto del Duomo di Conselve e successivamente il restauro del campanile. Un'opera colossale conclusasi, sotto la spinta instancabile e autorevole dello stesso Arciprete, nel giro di 18 mesi. Era una persona autorevole, don Augusto, perché capace, perché instancabile e questo ben si conciliava col suo essere anche autoritario. Ci teneva al rispetto, alle cosiddette distanze. Era per tutti un padre, quasi un "patriarca" che, pur amando i propri figli, difficilmente si permetteva la leggerezza di particolari confidenze, e per questo, pur essendo state tante le persone che l'hanno stimato e rispettato, ha avuto pochissimi amici.
Presenziava a tutto, Monsignor Contiero. Allora, tra azione politica, azione sociale e religiosa, in un paese come Conselve, c'era quasi piena identificazione. Infatti, troviamo il nostro Arciprete impegnato in tutte le inaugurazioni di opere pubbliche, e gradita agli stessi amministratori era la sua parola di incoraggiamento e di apprezzamento. A volte si lasciò prendere la mano nel voler condizionare la politica, ma era anche comprensibile, in un periodo in cui la Democrazia Cristiana era una delle tante espressioni dell'opera della Chiesa, quasi la sua cinghia di trasmissione. Nel 1958 Monsignor Arciprete indisse il Congresso Eucaristico Vicariale per far meglio conoscere e amare Gesù Cristo nel suo mistero eucaristico: si svolse in modo straordinario. Un avvenimento unico per Conselve.
Negli anni, si susseguirono innumerevoli le opere di Monsignor Augusto Contiero, dal riscaldamento del Duomo alla costruzione della nuova chiesa del Palù, dal rinnovo del Patronato al nuovo Centro Sociale e all'erezione della Grotta di Lourdes in via De Gasperi. Nel frattempo, anche a Conselve arrivò la "contestazione sessantottina" che trovò terreno fertile tra i giovani di Azione Cattolica. Monsignor Contiero accusò il colpo: aveva la sensazione di aver sbagliato qualcosa, di aver fallito. Stentava a comprendere il cambiamento