Caritas parrocchiale - PARROCCHIACONSELVE

Quanti volti incontrati quest'anno. Volti tristi,
volti in attesa, volti dallo sguardo sperduto, ma
soprattutto volti diversi o meglio unici. Volti ch sumono tutta una vita spesso costruita su fatiche e dolori. Quello che abbiamo cercato di dare a questi volti è stato un po' di silenzio dove far parlare la solitudine, un sorriso per rinforzare la speranza, un po' d'affetto e comprensione sincera. Ricordo il volto di una ragazza di 18 anni, buttata fuori di casa, a cui assieme ad altri abbiamo dato un posto dove mangiare e lavare la biancheria; le siamo rimaste vicino e l'abbiamo aiutata a darsi dei punti fermi da cui ripartire. Ricordo una giovane mamma che aveva perso il lavoro, abbandonata dal compagno, bollette e affitto da pagare, un bimbo di 2 anni. Le abbiamo procurato vestiti, giocattoli, biancheria, pagato qual che bolletta; ma soprattutto l'abbiamo incoraggiata a ritrovare la sua dignità e il desiderio di tornare nella sua famiglia di origine per poter dare un futuro migliore a sé e a suo figlio. Ricordiamo tanti altri volti: li ricordiamo con il cuore, perché è con questo che si riesce a sostenere il loro sguardo, ogni volta che li incontriamo alla Caritas. Ci sono poi altri sguardi che ci riempiono di gratitudine: sono quelli delle persone che ci aiutano in vari modi, condividendo il loro tempo, le loro cose e a volte il loro denaro. Noi volontarie vediamo la Caritas come un luogo dove le vite di molti si incrociano, dove c'è chi da aiuto. ascolto, chi il suo dolore, chi le sue lacrime. lutto è condivisione, tutto ha lo stesso valore, perché tutto concorre a costruire i rapporti di una famiglia vera.